ROCCAFORZATA
Tipico paesaggio rurale pugliese con pascoli ed ulivi e muretti a secco, secoli or sono fu abitato da diverse colonie che ne fecero la storia, a cominciare dalla prima Età del Ferro. Lo stesso è anche un importante sito archeologico nel quale sono presenti anche Necropoli riconducibili ad un periodo di tempo compreso tra la metà del IV e gli inizi del V secolo a Cristo.
In data 26 Marzo 2008 alla presenza delle massime cariche religiose e politiche, è stata inaugurata l'opera monumentale, donata alla comunità dal dott. Vincenzo Pastore, primo cittadino e dedicata a Maria SS. della Camera, la cui effige realizzata in maiolica e decorata con smalti satinati, è posta su una delle due vele che compongono l'opera. Significativo il messaggio rivolto ai fedeli: "la fede in lei è la vela che ti condurrà in porto".
Uno dei luoghi più suggestivi e di importanza storica, la sua costruzione sarebbe antecedente al 1300, sulla facciata lo stemma dei Chiurlya, famiglia a cui appartenne nel XVII secolo. Ha pianto rettangolare, con la facciata rivolta a Levante, l'edificio mostra esteriormente l'aspetto tipico della residenza feudale 5-6centesca.
Tipico paesaggio rurale pugliese con pascoli ed ulivi e muretti a secco, secoli or sono fu abitato da diverse colonie che ne fecero la storia, a cominciare dalla prima Età del Ferro. Lo stesso è anche un importante sito archeologico nel quale sono presenti anche Necropoli riconducibili ad un periodo di tempo compreso tra la metà del IV e gli inizi del V secolo a Cristo.
Un pò di Storia
Il suo antico nome era Roca Vecchia e le prime notizie certe risalgono al 1300. A 15 km da Taranto, Roccaforzata deve il suo attuale toponimo alla famiglia Laforza. In questa piccola cittadina si registra la straordinaria presenza della comunità albanese che, un tempo era particolarmente attiva fino a quando venne ridotta al silenzio dall’arcivescovo di Taranto Lelio Brancaccio che impose il passaggio dal rito greco a quello latino, tuttavia lasciò la sua eredità nella religiosità del paese e di tanto ne è un esempio la Chiesa della Santissima Trinità. In particolare, la Chiesa della SS. Trinità rappresenta la chiesa matrice in Roccaforzata. Eretta nel XVI secolo, la facciata è di stile romanico con un rosone centrale. Dopo alcuni rimaneggiamenti, ha assunto l’attuale aspetto in seguito a lavori di restauro eseguiti dal 1955 al 1957. Nel punto più alto del paese si erge il palazzo baronale intorno al quale continuano ad aleggiare storie di fantasmi e avventure fantastiche. Il palazzo di pianta quadrangolare e con la facciata rivolta a est mostra i tipici tratti della residenza feudale rinascimentale. Il portale monumentale archivoltato è a bughe sporgenti, le numerose stanze del piano terreno non hanno che solo qualche finestra sull’esterno; al contrario di quelle superiori illuminate da monofore rettangolari, sei delle quali si aprono sulla facciata. Gli ambienti sono distribuiti intorno ad un ampio atrio rettangolare cui si accede dal portale esterno tramite un profondo androne. I vari interni sono generalmente quadrati o, se rettangolari, formati da un accostamento di vani quadrati coperti a crociera o a crociera stellare, tipicamente cinquecentesca. Sicuramente una parte della residenza risale al 1407. Lo attesta il fatto che il feudatario di allora ospitò Ladislao d’Angiò Durazzo, re di Napoli, in occasione delle nozze di questi con Maria d’Enghien. Recentemente la residenza, per volere di Salvatore Pasanisi, l’attuale proprietario, è stata ristrutturata. L’esame tecnico della torre ha confermato che la sua costruzione risale al XIV / XV sec.
Stemma
Sovrastato da una corona a forma merlata con fondo rosso. Al centro un campo di cielo, sul quale sorge una rocca d'oro, sostenente Un Torrione quadrato di due palchi e fondata su uno sperone roccioso di verde con del mare d'argento ombrato d'azzurro. Nella parte superiore uno scorpione nero su sfondo argento.
Come Arrivare
Comune dell'alto Salento, sorge su una collina, a 145 m s.l.m., la più alta della Serra di Sant'Elia.
Il nucleo storico del paese si erge sull'orlo del precipizio. Le abitazioni sono poste in posizione digradante sul versante levante della Serra di Sant'Elia.
Partendo dalla città di Taranto viaggiando con la vostra autovettura, in circa 30 minuti arriverete nel piccolo paese salentino. Vi basterà passare per la SS7 o in alternativa per SP107.
Preferite spostarvi con i mezzi pubblici? Nessun problema, da Taranto potete optare per gli autobus di Ctp Trasporti Pubblici Locali Spa. In circa 35 minuti raggiungerete Roccaforzata.